Comicità, musica e impegno sociale si incontrano in una serata-evento che accende i riflettori sulla salute mentale dei giovani: tutto il ricavato sarà destinato al progetto terapeutico “CDF Safe Teen” per l’Ospedale Bambino Gesù
Dopo il successo delle prime due serate alla Versiliana di Marina di Pietrasanta e al Teatro Coccia di Novara, “C’è da Ridere”, il primo tour teatrale italiano interamente dedicato al tema della salute mentale, arriva nella capitale. Il 6 ottobre il Teatro Brancaccio di Roma ospiterà la terza tappa di questo evento speciale che unisce intrattenimento e sensibilizzazione, promosso dall’associazione non profit C’è Da Fare (www.cedafare.org), fondata da Paolo Kessisoglu e Silvia Rocchi.
L’obiettivo dell’iniziativa è chiaro: integrare e rafforzare i servizi di supporto psicologico e neuropsichiatrico rivolti ai giovani, spesso insufficienti, attraverso progetti concreti e azioni mirate sul territorio.
Una serata tra risate e riflessione
Lo spettacolo prenderà il via alle ore 18, con la partecipazione di ospiti molto attesi: le comiche Alice Mangione e Marta Filippi, i comici Andrea Perroni e lo stesso Paolo Kessisoglu, accompagnati dalla musica del cantautore Daniele Silvestri e della giovane artista IAMOLLIE.
A rendere ancora più significativo l’evento sarà la presenza del Prof. Stefano Vicari, neuropsichiatra infantile e responsabile dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza presso l’IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Vicari è anche il referente scientifico del progetto CDF Safe Teen, recentemente avviato nella capitale.
L’interazione con il pubblico sarà centrale, grazie a un confronto diretto sul palco tra artisti, medico e spettatori, guidato dalla conduzione del presentatore, autore e speaker radiofonico Marco Maccarini.
Meet & Greet prima dello show
A partire dalle ore 17, chi avrà acquistato il biglietto speciale “Meet and Greet UPGRADE C’è da Ridere” potrà accedere a un incontro esclusivo con gli ospiti dello spettacolo. Sarà l’occasione per conoscere dal vivo i propri artisti preferiti e scattare foto con loro prima dell’inizio dell’evento.
Un tour che unisce cultura e solidarietà
Il progetto è sostenuto da Dils, realtà innovativa nel settore del real estate, da tempo al fianco di C’è Da Fare. Attraverso il proprio programma di Give Back, Dils sostiene organizzazioni impegnate nel sociale, nella cultura, nello sport e nella formazione, contribuendo a iniziative dal forte impatto sociale come questa.
CDF Safe Teen: un nuovo modello di supporto per gli adolescenti
La serata romana assume un valore ancora più importante perché sostiene direttamente il progetto “C’è Da Fare Safe Teen”, attivato nella capitale nel 2025 grazie alla collaborazione con l’Ospedale Niguarda di Milano. Questo protocollo terapeutico innovativo si rivolge agli adolescenti e alle loro famiglie con percorsi psicologici e neuropsichiatrici su misura, ad alta intensità e a carattere multidisciplinare.
Con 50.000 euro già donati da C’è Da Fare al Bambino Gesù a partire da maggio 2025, il programma ha già avviato percorsi di sostegno per 10 giovani a Roma, garantendo loro assistenza personalizzata e continua. Il modello punta a colmare le lacune dei servizi ambulatoriali e delle strutture residenziali tradizionali, spesso non in grado di rispondere in modo adeguato ai bisogni complessi dei ragazzi.
Dietro le risate, dunque, si nasconde un obiettivo serio e urgente: offrire una vera possibilità di cura a giovani che troppo spesso si trovano ad affrontare da soli le difficoltà legate alla salute mentale.
Il tour continua
Dopo la tappa romana, “C’è da Ridere” proseguirà il suo viaggio nei teatri italiani con le seguenti date:
- Milano, Teatro Lirico – venerdì 17 ottobre 2025
- Genova, Teatro Politeama – lunedì 3 novembre 2025
- Varese, Teatro di Varese – venerdì 7 novembre 2025
“C’è da Ridere” è molto più di un evento comico: è un’occasione per riflettere, condividere e contribuire a costruire una rete di cura e ascolto per gli adolescenti. Perché il benessere mentale dei giovani riguarda tutti noi.
Roberto Puntato