L’evento conclusivo della rassegna culturale e musicale si è svolto sabato 11 ottobre all’Hotel Tiber, con ospiti d’eccezione, performance musicali, degustazioni e storie del territorio
Si è chiuso con un grande successo di pubblico e partecipazione l’evento conclusivo di Scrittoridabere e Musicadassaggiare, la manifestazione che da aprile ha attraversato alcune delle più affascinanti dimore storiche e location del territorio di Fiumicino, unendo cultura, musica e tradizione gastronomica.
L’ultimo appuntamento si è svolto sabato sera presso l’Hotel Tiber, nel cuore del centro storico, in via della Torre Clementina 276. A fare da scenografia al gran finale, il suggestivo panorama marittimo, le luci del porto canale e l’elegante accoglienza della struttura. L’evento, ideato dal MIC – Music International Compound, si è confermato un’occasione unica per valorizzare l’identità culturale del litorale laziale, coinvolgendo istituzioni, associazioni e realtà produttive locali.

Una rassegna dal respiro sensoriale e culturale
Promossa dal MIC, con la guida della presidente Daniela Brancati, la direzione artistica di Carlo Capria e il coordinamento di Loredana Gelli, la rassegna ha ottenuto il patrocinio del Comune di Fiumicino, il contributo della Regione Lazio e la collaborazione di Pro Loco e produttori locali.
Partita il 12 aprile da Villa Guglielmi, la manifestazione ha poi fatto tappa il 18 maggio al Castello di Maccarese e il 14 settembre alla Cantina del Castello di Torre in Pietra, per chiudere infine il suo tour tra le vie del borgo storico di Fiumicino. Ogni evento ha intrecciato musica, letteratura e degustazioni in un format originale che ha saputo conquistare spettatori e critica, facendo registrare ovunque il tutto esaurito.
Libri, musica e identità
Come di consueto, la serata si è aperta alle 18:00 con il talk guidato da Daniela Brancati, giornalista e scrittrice, che ha dialogato con tre ospiti di rilievo del panorama letterario italiano, alternando la conversazione alle incursioni musicali del duo Sunday – Domenica di Sanzo & Fabrizio Gallo.
Tra gli autori presenti:
- Alessandro Cecchi Paone, con il suo libro autobiografico I colori della libertà (Piemme), ha ripercorso cinquant’anni di impegno televisivo e attivismo per i diritti civili, con un appello a una società più inclusiva e consapevole.
- Alessandra Morelli, ex funzionario ONU e voce autorevole in ambito umanitario, ha presentato Verso un’economia della cura (Ancora Editore), un saggio che invita a riscoprire l’umanità come forza trasformativa, intrecciando esperienze personali e riflessioni filosofiche.
- Giuseppina Torregrossa, con il romanzo Corta è la memoria del cuore (Mondadori), ha commosso il pubblico raccontando la saga familiare delle donne Accoto, un racconto lungo un secolo di silenzi e intuizioni femminili.

Tra memoria e sapori del territorio
A seguire, lo spazio dedicato a “Quattro passi fra i ricordi di Fregene” ha visto protagonista Francesca Alliata Bronner, giornalista de La Repubblica ed esperta di enogastronomia e cultura del viaggio. Il suo intervento ha offerto al pubblico un viaggio narrativo nella memoria collettiva e nei paesaggi di Fregene, tra storia balneare e rinascita turistica.
Alle ore 19:00, i riflettori si sono spostati sulla cucina locale con una degustazione guidata di prodotti a filiera corta, presentata direttamente dal direttore dell’Hotel Tiber, Davide Canale. In menù: focacce con olio di Maccarese, alici fritte, formaggi di Palidoro, calamarata con pecorino e mandorle, fino ai dolci della tradizione, accompagnati dai vini della Cantina Solis Terrae di Tragliatella.
Un omaggio al territorio e alla sua storia
L’intera manifestazione ha rappresentato un ponte tra passato e presente, tra cultura materiale e immateriale, valorizzando le radici storiche di Fiumicino. Proprio la Torre Clementina, un tempo simbolo difensivo e doganale della città, è stata al centro dei racconti della serata. Eretta nel 1773 e andata distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale, la torre sopravvive oggi nel simbolo araldico del Comune, memoria viva di una comunità legata al mare e al lavoro portuale.
A poca distanza, tra il 1823 e il 1828, grazie all’intervento dell’architetto Giuseppe Valadier, nacque il borgo marinaro, oggi centro vitale del territorio, con le sue strutture ancora fedeli al progetto originario custodito all’Accademia di San Luca a Roma.
Cultura che lascia il segno
Con questo evento finale, Scrittoridabere e Musicadassaggiare ha suggellato un percorso fatto di parole, suoni e sapori, offrendo al pubblico non solo intrattenimento di qualità, ma anche l’opportunità di riscoprire un territorio ricco di storia e tradizione.
L’auspicio degli organizzatori è che la rassegna torni con una nuova edizione, pronta a esplorare ancora una volta l’anima autentica del litorale romano, attraverso la forza delle storie, delle note e dei gesti semplici della convivialità.
Roberto Puntato