Dal 14 al 26 ottobre la commedia di William Arthur Rose torna sul palco con la regia di Guglielmo Ferro. Un grande cast per una storia sempre attuale su amore, identità e diversità
Una cena apparentemente normale, ma destinata a far saltare ogni certezza. Torna in scena, dal 14 al 26 ottobre al Teatro Quirino di Roma, la celebre commedia “Indovina chi viene a cena?” di William Arthur Rose, in una nuova versione adattata da Mario Scaletta e diretta da Guglielmo Ferro. Sul palco, una coppia d’eccezione: Cesare Bocci e Vittoria Belvedere, protagonisti di uno spettacolo che unisce brillantezza e riflessione sociale.
Il testo, reso celebre dal film del 1967 con Spencer Tracy e Katharine Hepburn, affrontava all’epoca un tema allora scottante: il matrimonio misto in un’America profondamente segnata da tensioni razziali. Oggi, a distanza di quasi sessant’anni, quella stessa storia torna a parlarci con urgenza in una società sempre più multiculturale, ancora attraversata da pregiudizi e incomprensioni.
“Ho accettato con entusiasmo la proposta di mettere in scena questo testo,” – spiega il regista Guglielmo Ferro – “perché riesce a coniugare leggerezza e profondità, affrontando un tema sociale importante con ironia e intelligenza. L’adattamento di Scaletta ha tolto le parti più datate legate agli anni ’60, rendendolo attuale, anche nel linguaggio, oggi più diretto e realistico.”
Nel cast, oltre a Bocci (Matt Drayton) e Belvedere (Cristina Drayton), troviamo Elvira Camarrone, Mario Scaletta, Federico Lima Roque, Ira Noemi Fronten, Thilina Pietro Feminò e Fatima Romina Alí. Le scenografie sono firmate da Fabiana Di Marco, i costumi da Graziella Pera, le musiche da Massimiliano Pace.
La trama resta fedele al nucleo originale: una giovane donna bianca presenta ai genitori il suo fidanzato, un brillante medico afroamericano. L’annuncio del matrimonio scatena un confronto acceso e inaspettato tra generazioni, culture, convinzioni. Ma la narrazione si arricchisce di nuove sfumature grazie all’adattamento che trasporta la vicenda nel nostro tempo, mettendo in luce come la diversità sia ancora oggi una sfida aperta.
“Comprensione più che tolleranza”: è questa la parola chiave di una messa in scena che vuole andare oltre gli stereotipi, indagando con empatia e intelligenza i legami familiari, le barriere invisibili, i cambiamenti sociali.
Con questo spettacolo, Acast Produzioni propone un teatro che diverte ma anche che fa pensare, in cui la risata non è fine a sé stessa ma strumento per aprire dialoghi. “Indovina chi viene a cena?” si conferma un classico senza tempo, capace di emozionare ieri come oggi, e soprattutto di restituire al pubblico il gusto di una commedia che è specchio della realtà.
Roberto Puntato