In occasione del Giubileo 2025, una mostra esplora come lo spazio sacro possa unire culture e religioni diverse attraverso opere d’arte storiche e contemporanee
È possibile che un luogo sia considerato sacro da più fedi allo stesso tempo? In un immaginario collettivo spesso segnato da divisioni religiose, il santuario è percepito come uno spazio esclusivo, legato a una singola confessione. Tuttavia, la realtà è spesso più sfumata: esistono luoghi dove credenti di religioni differenti si incontrano, pregano, condividono riti e simboli, spinti dalla venerazione di figure comuni o dal riconoscimento di una dimensione spirituale universale.
A partire dal 9 ottobre 2025 e fino al 19 gennaio 2026, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici accoglie “Luoghi Sacri Condivisi”, una mostra che si inserisce nel programma del Giubileo 2025, offrendo al pubblico una riflessione visiva e concettuale su un fenomeno tanto antico quanto attuale: la condivisione del sacro tra comunità religiose diverse.
L’esposizione riunisce capolavori provenienti da collezioni prestigiose – tra cui quelle del Louvre, dei Musei Vaticani, del MAXXI, del Mucem di Marsiglia e del Museo Ebraico di Roma – intrecciando arte antica e contemporanea. Tra gli artisti presenti, nomi come Gentile da Fabriano, Marc Chagall e Le Corbusier dialogano con opere moderne, offrendo una narrazione che attraversa secoli di storia, arte e spiritualità.
Il progetto nasce dal lavoro congiunto dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, del Mucem – Musée des Civilisations de l’Europe et de la Méditerranée, e dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede, con il sostegno scientifico dei Musei Vaticani e del Museo Ebraico di Roma. L’allestimento romano rappresenta una nuova tappa, rinnovata e arricchita, di un percorso espositivo internazionale iniziato dieci anni fa proprio al Mucem di Marsiglia.
La mostra invita i visitatori a intraprendere un viaggio simbolico attraverso paesaggi del sacro – città, montagne, mari, giardini, grotte – che nei secoli hanno favorito l’incontro e la coesistenza spirituale. Ebraismo, cristianesimo e islamismo condividono infatti origini, riti, luoghi e figure emblematiche, come testimoniano numerosi santuari nel Mediterraneo, frequentati da fedeli di diverse fedi. L’esposizione fa emergere queste connessioni nascoste, spesso trascurate in Occidente, rivelando una mappa invisibile di intrecci culturali e spirituali.
“Luoghi Sacri Condivisi” è più di una mostra: è un’esperienza che sollecita lo sguardo a superare confini rigidi, mettendo in discussione visioni esclusive del sacro e aprendo lo spazio museale al dialogo tra religioni, culture e linguaggi artistici.
Il progetto è sostenuto da BNL BNP Paribas, e si presenta come una delle iniziative più significative del Giubileo 2025, con l’obiettivo di promuovere la convivenza e il rispetto reciproco attraverso l’arte.
Alberto Leali