Dal 12 al 16 novembre la prima nazionale del nuovo lavoro della regista, in coproduzione con Romaeuropa Festival e La Fabbrica dell’Attore.
Le collaborazioni tra la quarantesima edizione del Romaeuropa Festival e La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello proseguono con OLTRE. Come 16+29 persone hanno attraversato il disastro delle Ande, il nuovo progetto firmato da Fabiana Iacozzilli. Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria in coproduzione con Cranpi e La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello, con il sostegno del Romaeuropa Festival, debutta in prima nazionale il 12 novembre 2025 al Teatro Vascello.
Autrice e regista tra le più originali della scena contemporanea, Iacozzilli continua la sua indagine sul rapporto tra corpo, memoria e rappresentazione. In OLTRE, attraverso la drammaturgia di Linda Dalisi, la presenza di sette performer e le marionette ideate da Paola Villani, la regista costruisce un racconto che va ben oltre la cronaca del disastro aereo del 1972, trasformandolo in una potente riflessione sulla sopravvivenza, la metamorfosi e la rinascita.
Il disastro delle Ande come specchio dell’animo umano
Il 13 ottobre 1972 il volo 571 dell’aeronautica militare uruguaiana si schiantò sulla Cordigliera delle Ande. A bordo c’erano quarantacinque persone, tra cui la squadra di rugby Old Christians Club, amici e familiari. Dopo settantadue giorni di gelo e isolamento, solo sedici sopravvissero. La loro vicenda, che il mondo scoprì quando si seppe che si erano nutriti dei corpi dei compagni morti, è diventata una delle storie più emblematiche della resistenza umana di fronte all’estremo.
Spinta dal desiderio di confrontarsi direttamente con questa memoria, Iacozzilli insieme a Linda Dalisi si è recata a Montevideo all’inizio del 2025 per incontrare i sopravvissuti e i familiari delle vittime. Da quelle testimonianze nasce un racconto “prismatico”, come lo definisce la stessa Dalisi: una storia senza eroi né vincitori, che si sdoppia tra le montagne e la città, tra chi cercava di sopravvivere e chi, a Montevideo, non smetteva di sperare.
Marionette, corpi e spiritualità
La dimensione scenica di OLTRE si sviluppa in uno spazio tragico, dominato dal relitto di una fusoliera che diventa simbolo di morte e al tempo stesso di rinascita. Le marionette ispirate a Giacometti, elemento distintivo della poetica di Iacozzilli, permettono ai corpi di rarefarsi, di entrare uno nell’altro, restituendo allo spettatore la sensazione di assistere a una trasformazione spirituale.
Il teatro di figura si intreccia con le voci reali delle testimonianze, restituendo alla vicenda una dimensione universale. Per la regista, raccontare oggi questa storia significa indagare “fino a dove è disposto a spingersi l’essere umano” quando si confronta con la perdita, la fame e la necessità di sopravvivere.
“È una storia piena d’amore – afferma Iacozzilli – perché parla di figli che cercano di tornare dai padri, di padri che attraversano il dolore per recuperare ciò che resta dei propri figli. È una storia di ignoranza e di immaginazione: quei ragazzi non conoscevano la neve, e proprio per questo sono riusciti ad andare oltre, inventandosi un modo per sopravvivere.”
Le repliche
Dopo il debutto del 12 novembre, OLTRE sarà in scena anche il 13 e 14 novembre alle 21, il 15 novembre alle 19 e il 16 novembre alle 17, sempre al Teatro Vascello di Roma.
Alberto Leali