Il monologo Saman – Vita e morte di una ragazza italiana, scritto e diretto da Gianni Cardillo e Francesco Apolloni, andrà in scena dal 31 gennaio al 2 febbraio
Dal 31 gennaio al 2 febbraio 2025, l’OFF/OFF Theatre di Roma porta in scena una delle vicende di cronaca nera più sconvolgenti degli ultimi anni. Il monologo Saman – Vita e morte di una ragazza italiana, scritto e diretto da Gianni Cardillo e Francesco Apolloni, racconta l’omicidio di Saman Abbas, avvenuto il 1° maggio 2021, quando la giovane fu uccisa dalla sua stessa famiglia.
La protagonista di questo intenso lavoro teatrale è Sara Ciocca, talentuosa attrice di appena 17 anni, che sceglie di dar voce alla tragica storia di una sua coetanea. Lo spettacolo, che anticipa un tour in programma per l’autunno, prende spunto dal libro Saman. Vita e morte di una ragazza italiana, scritto da Elisa Pederzoli e Jacopo Della Porta ed edito da Aliberti.
La storia: una lotta per la libertà
Saman Abbas, una giovane di 19 anni, è stata brutalmente uccisa dai suoi familiari, che vedevano nella sua ribellione un affronto all’onore della famiglia. La sua anima, come narrato nello spettacolo, rimane intrappolata nel limbo islamico dell’al-Barzakh, dove aspetta di scoprire perché il paradiso le sia negato.
Nel corso del monologo, Saman ripercorre gli eventi che hanno portato alla sua tragica morte: il suo coraggio di opporsi a un matrimonio combinato con un cugino ricco in Pakistan, il desiderio di vivere una vita libera in Italia, e la fiducia riposta, purtroppo ingenuamente, nei suoi genitori.
Questa lotta per l’autodeterminazione viene raccontata attraverso episodi di ribellione, fughe, illusioni, e l’incontro con l’amore, un sentimento che le viene negato tanto dalla sua famiglia quanto da una burocrazia incapace di proteggerla. Saman, infatti, decide di tornare a casa per recuperare i documenti necessari a iniziare una nuova vita, confidando nell’affetto dei suoi genitori, senza immaginare che il suo destino fosse già segnato.
Il suo corpo verrà ritrovato solo il 18 novembre 2022, oltre un anno dopo la sua scomparsa, sepolto senza rispettare i rituali islamici, privandola così del diritto al paradiso.
Una tragedia universale sul palco
Nelle parole dei registi, “La vicenda di Saman Abbas è una tragedia che affronta temi cruciali come il femminicidio, i diritti delle donne, l’immigrazione e le differenze culturali. Ma Saman è stata, prima di tutto, vittima della sua ingenuità. Ha creduto che le persone e le istituzioni potessero proteggerla, e che l’amore dei suoi genitori sarebbe stato più forte di ogni tradizione barbara. Quando ha compreso l’errore, era ormai troppo tardi”.
Lo spettacolo si propone di dar voce alla giovane Saman, immergendo il pubblico nella sua esperienza, nella sua illusione e nella sua lotta per un’esistenza normale. “Il teatro – continuano i registi – ha ancora il potere di far riflettere, di scuotere le coscienze e di porci davanti alle nostre responsabilità. Perché, in fondo, la società tutta ha avuto un ruolo in ciò che è accaduto a Saman”.
Una denuncia sociale attraverso l’arte
Saman – Vita e morte di una ragazza italiana non è solo uno spettacolo, ma un grido di denuncia contro ogni forma di violenza e oppressione. Attraverso la forza del teatro, il pubblico viene invitato a riflettere su tematiche profonde, come la libertà, il diritto all’amore e le contraddizioni di una società che non è riuscita a proteggere una giovane donna.
Un’occasione imperdibile per confrontarsi con una storia dolorosa e attuale, che ci riguarda tutti, non solo come spettatori, ma come membri di una comunità chiamata a combattere l’ingiustizia e il silenzio.
Roberto Puntato