Dopo mesi di difficoltà e incertezze, l’Eliseo sforna una terza stagione straordinaria per ricchezza di nomi e contenuti. Una stagione che ripercorre i classici, ma che cerca nuovi stimoli nella nuova drammaturgia italiana e straniera, lasciando ampio spazio ai giovani. Proseguirà anche quest’anno la preziosa collaborazione con il Teatro Tor Bella Monaca, che porterà in periferia spettacoli e nomi prestigiosi. Spazio anche alla musica, col violinista di fama internazionale Salvatore Accardo e 4 concerti serali dedicati ai grandi maestri dell’Opera. Mentre per la letteratura, Alessandro Piperno e Annalena Benini; gli incontri in collaborazione con la casa editrice Il Mulino; i cultural combat events proposti da Valerio Martelli; percorsi nella storia dell’arte e della scienza e focus dedicati a Shakespeare e Dante.
Due novità sono Eliseo Off ed Eliseo InMovimento, creati al fin di rinnovare e scoprire nuovi autori italiani e stranieri, permettendo la fruizione delle loro opere anche in luoghi ‘altri’ dell’Eliseo, dal foyer alle gallerie. Ma scopriamo in dettaglio i titoli della stagione del Teatro Eliseo. Si parte il 26 settembre con Finale di partita di Samuel Beckett, per la regia di Andrea Baracco, con un grande Glauco Mari, sul palco con Roberto Sturno; dal 17 ottobre si prosegue con Un borghese piccolo piccolo, celebre testo di Cerami, interpretato da Massimo Dapporto, che vestirà i panni che furono del grande Alberto Sordi nel film di Monicelli. Dal 7 novembre Luca Barbareschi con Lunetta Savino, Massimo Reale e Duccio Camerini metterà in scena il genio di David Mamet in Il penitente; dal 28 novembre torna invece Il malato immaginario, grande classico di Molière, per la regia di Andrée Ruth Shammah e interpretato da Gioele Dix. A Natale Ambra Angiolini e Matteo Cremon, diretti da Filippo Dini, si scontreranno nella celeberrima Guerra dei Roses di Warren Adler; mentre Massimiliano Bruno e Francesco Bellomo porteranno in scena una rivisitazione di Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, interpretata da Stefano Fresi, Violante Placido, Paolo Ruffini e Giorgio Pasotti (dal 9 gennaio). Torna a grande richiesta, dopo l’enorme successo al Piccolo Eliseo, Silvio Orlando con il suo Lacci, tratto da Domenico Starnone e per la regia di Armando Pugliese (dal 30 gennaio); mentre Alessandro Preziosi si calerà nei panni di Van Gogh nel fascinoso thriller psicologico di Stefano Massini, Vincent Van Gogh. L’odore assordante del bianco (dal 13 febbraio). Si prosegue con la verve comica di Lello Arena in Parenti serpenti di Carmine Amoroso per la regia di Luciano Melchionna (dal 6 marzo) e l’omaggio a Raffaele Viviani di Alfredo Arias con il suo Eden Teatro, interpretato da Massimo Rigillo, Gaia Aprea, Angela Pagano e Gennaro Di Biase (dal 20 marzo). Ruggero Cappuccio prosegue, invece, nelle sue riscritture dei classici, interpretando e dirigendo Circus Don Chisciotte (dal 3 aprile); la chiusura della stagione è affidata, infine, all’originale La cucina di Arnold Wesker, messa in scena dagli attori dello Stabile di Genova, diretti da Valerio Binasco.
Interessantissimo anche il programma del Piccolo Eliseo, che si apre con Purgatorio di Ariel Dorfman per la regia di Carmelo Rifici, che vede un uomo e una donna confrontarsi con il loro sanguinoso passato, in cerca di una possibile redenzione (dal 27 settembre). Si prosegue con il celebre Ferdinando di Annibale Ruccello, diretto da Nadia Baldi (dal 18 ottobre); Pugni di zolfo di Maurizio Lombardi, su un pugile che tenta di sottrarsi alla dura vita della zolfara (dall’8 novembre) e La paranza dei bambini, tratto dal best seller di Roberto Saviano, che racconta l’ascesa al potere di una tribù di adolescenti (29 novembre). Enrico Iannello, Andrea Ranzi, Tony Laudadio e Luciano Saltarelli mettono, invece, in scena lo scatenato e colorito New Magic People Show, dall’opera di Giuseppe Montesano (20 dicembre); Carrozzeria Orfeo sforna il nuovo Cous Cous Klan, con la sua consueta umanità debole e nevrotica (10 gennaio); mentre Donatella Finocchiaro e Fabio Troiano saranno gli interpreti dell’attualissimo Lampedusa, sulla questione delle migrazioni di massa, per la regia di Giampiero Borgia (31 gennaio). Antonio Tarantino mette il suo talento nel suo ultimo Stabat Mater, opera dagli influssi autobiografici e dalla vivissima mescolanza linguistica, con una bravissima Maria Paiato (21 febbraio); Tommaso Pitta dirige, poi, il bellissimo Orphans di Dennis Kelly, uno dei più rappresentati drammaturghi contemporanei, alle prese con un cupo e sorprendente noir familiare (14 marzo). Seguono due spettacoli del grande Giuseppe Patroni Griffi, rispettivamente per la regia di Luca de Fusco (D’estate con la barca, con Gaia Aprea, dal 4 aprile) e di Arturo Cirillo (Scende giù per Toledo, interpretato dallo stesso regista, dall’11 aprile). Gli ultimi due spettacoli in scena al Piccolo Eliseo sono Novantadue. Falcone e Borsellino 20 anni dopo, di Claudio Fava, regia di Marcello Cotugno, con Filippo Dini (2 maggio) e Prima di andar via di Filippo Gili, per la regia di Francesco Francipane, su una sconvolgente cena familiare che cambierà per sempre i rapporti fra i commensali (9 maggio).
Prosegue, infine, la tradizionale programmazione dedicata al pubblico più giovane con gli appuntamenti mattutini per le scuole inferiori e superiori: all’Eliseo, Il mago di Oz (12 dicembre) e Piccolo Principe di Italo Dall’Orto (6 febbraio) e Uno, nessuno e centomila per la regia di Andrea Baracco (15 febbraio); al Piccolo Eliseo La paranza dei bambini (30 novembre).
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Alberto Leali