Dal 30 marzo disponibile su Disney+
È passato quasi un anno dal debutto su Disney+ di WandaVision, la prima delle tanto attese serie Tv Marvel; dopo The Falcon and The Winter Soldier, Loki, What If e la più recente Hawkeye, a fare il suo ingresso nel MCU, a partire dal 30 marzo, sarà Moon Knight, uno degli eroi più oscuri e travagliati della Marvel.
La serie segue Steven Grant, un tranquillo impiegato di un negozio di souvenir, che viene colpito da vuoti di memoria e ricordi provenienti da un’altra vita. Steven scopre di avere un disturbo dissociativo dell’identità e di condividere il suo corpo con Marc Spector, mercenario ex agente della CIA dal portafoglio illimitato, che utilizza per finanziare le sue gesta eroiche.
Mentre i nemici di Steven/Marc si avvicinano, i due dovranno imparare a far convivere le loro identità, a collaborare e a risolvere un mistero che coinvolge persino gli dei dell’Antico Egitto.
Dopo aver visto i primi due episodi, possiamo anticiparvi che siamo al cospetto di qualcosa di completamente diverso da tutto ciò che abbiamo visto fino ad ora nel MCU.
Mentre, infatti, le precedenti serie della Marvel andavano ad approfondire tematiche e personaggi che avevamo già visto ed amato sul grande schermo, con Moon Knight facciamo la conoscenza di un supereroe completamente nuovo e tutto da scoprire, come era già accaduto al cinema con Shang-Chi ed Eternals.
Oscar Isaac è perfetto sia nel portare sullo schermo il primo supereroe Marvel affetto da una patologia mentale – il disturbo dissociativo dell’identità – che nel riuscire a fondere vari aspetti della serie come l’avventura, l’azione e l’umorismo tipico della Marvel.
A dare del filo da torcere al nostro supereroe, un villain di tutto rispetto come Ethan Hawke nei panni del dottor Arthur Harrow.
Diretto da Mohamed Diab, Moon Knight si presenta come una serie molto affascinate e ricca di misteri da scoprire.
Un’avventura in cui risuonano echi di “Indiana Jones”, ma che si concentra sul voler esplorare la natura complessa del suo protagonista. Un thriller psicologico con un Oscar Isaac ipnotizzante.
Federica Rizzo