In anteprima nazionale il 26 aprile e al cinema dal 1º maggio con Universal Pictures
Lo stunt-man Colt Seavers (Ryan Gosling) subisce un grave incidente sul set e si convince a lasciare la professione. Allo stesso tempo, rompe anche con l’amata Jody Moreno (Emily Blunt), operatrice di cinepresa con l’ambizione di diventare regista.
Si mette, così, a fare il parcheggiatore finché non riceve un’inattesa chiamata dalla producer Gail (Hannah Waddingham), che gli propone di partecipare agli stunt di Metalstorm, il primo film da regista della sua ex.
In realtà il fine di Gail è di far ritrovare a Cody la star del film, inspiegabilmente scomparsa: quel Tom Ryder (Aaron Taylor-Johnson) di cui è stato per molti anni la controfigura.
Tra azione, ironia e buone trovate narrative, David Leitch realizza un film spassoso e accattivante, di quelli che potrebbero ambire, fra qualche anno, a diventare un cult.
Non il classico divertissement fracassone, ma un prodotto ben scritto, ricco di battute gustose, momenti surreali e personaggi che funzionano.
Ryan Gosling dimostra ancora una volta di dare il meglio di sé in ruoli ironici e in cui non si prende sul serio (vedasi il Ken di Barbie): il suo Colt è energico, ma al contempo irresistibilmente buffo ed ingenuo.
Ad accompagnarlo sullo schermo un gruppo di attori efficaci e dalle facce giuste, su cui brilla Emily Blunt nel ruolo di donna forte e ambiziosa, ma non troppo brava ad imporsi.
Leitch mescola, inoltre, il mistery, il meta cinema, la commedia romantica e le serie Tv degli anni ‘80, regalandoci un blockbuster infarcito di gag, citazioni e colpi di scena, incentrato su un tema che conosce bene, visto il suo passato da stunt-man.
Eccitante per le molte scene di inseguimenti spericolati accompagnati da hit dinamiche e orecchiabili, è anche un appassionato omaggio al dietro le quinte, al lavoro delle maestranze che non viene mai riconosciuto abbastanza e che il più delle volte viene penalizzato da logiche commerciali e produttive sempre più folli.
Ma in generale un film per chi conosce e ama il mondo del cinema, che prende in giro l’industria dall’interno, senza però mai rinunciare all’intrattenimento più giocoso.
Maria Grande