Dal 13 febbraio al cinema distribuito da Warner Bros. Italia
Prosegue la riscoperta da parte del cinema americano di serie tv di successo appartenenti agli anni ’70 e ’80, che vengono spesso proposte in una veste aggiornata per conquistare non solo i nostalgici ma anche il pubblico più giovane. Stavolta tocca a Fantasilandia, la celebre serie con Ricardo Montalbán che ha tenuto incollati gli spettatori al piccolo schermo per ben 7 stagioni. Fantasy Island è, infatti, il film diretto da Jeff Wadlow e prodotto dalla Blumhouse ispirato alla serie, ma chiaramente virato in salsa horror.
Al centro della vicenda resta l’isola dei sogni dove ci si può anche perdere, di proprietà dell’enigmatico Mr. Roarke (Michael Peña): l’opportunità di soggiornarvi è offerta ai cinque fortunati vincitori di un contest (Lucy Hale, Maggie Q, Austin Stowell, Jimmy O. Yang, Ryan Hansen), che vedranno realizzarsi la loro più grande fantasia. Ovviamente non sarà tutto oro ciò che luccica e i cinque si troveranno catapultati in un incubo surreale, la cui unica via d’uscita è risolvere il mistero dell’isola.
Il film di Wadlow, il cui ultimo film è stato il precedente horror della Blumhouse Obbligo o verità, punta, dunque, non tanto sul tono fantastico della serie d’origine, quanto sui suoi elementi più inquietanti e angosciosi, mettendo in scena la durissima lotta per la vita che i cinque protagonisti dovranno affrontare sull’isola.
Dirigendosi in territorio horror, Fantasy Island utilizza formule e stilemi propri del genere (jumpscare compresi) per insinuare nello spettatore un senso di minaccia incombente. In realtà è sin dall’incipit che il film ci introduce nell’incubo di un’isola solo apparentemente paradisiaca, attraverso la disperata fuga del personaggio di Portia Doubleday, che scopriremo solo in seguito far parte del desiderio di uno dei cinque protagonisti.
Se la prima parte del film è intenta a farci conoscere i personaggi coinvolti nella vicenda e a svelarne insicurezze e fragilità, la seconda ci conduce progressivamente nel disvelamento dell’inquietante verità nascosta dall’isola. La vicenda si fa, così, sempre più complessa e articolata, introducendo nuove linee narrative che si connettono alla principale e regalando diversi colpi di scena.
Tra ribaltamenti di ruoli, segreti inconfessabili e un passato che, ovviamente, ritorna, Fantasy Island regala un intrattenimento classico ma efficace, che punta alla tensione senza rinunciare a qualche momento ironico.
Alberto Leali