Dal 30 ottobre al 1° dicembre 2025, tra il Teatro Elsa Morante e il Teatro Argentina, un omaggio in tre atti per ricordare Pier Paolo Pasolini a cinquant’anni dalla sua scomparsa
Nel cinquantesimo anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini, il Teatro di Roma – Teatro Nazionale dedica al grande poeta, regista e intellettuale un trittico di appuntamenti che attraversano parola, gesto e musica, in un percorso collettivo e civile che ne restituisce la forza visionaria e la presenza ancora viva nel nostro tempo.
Il progetto, dal titolo Io sono una forza del passato. Solo nella tradizione è il mio amore – tratto da un celebre verso di Poesia in forma di rosa (1964) – si inserisce nel calendario delle celebrazioni promosse da Roma Capitale per ricordare Pasolini, a mezzo secolo dalla tragica notte dell’Idroscalo di Ostia. Tre eventi, tutti a ingresso libero fino a esaurimento posti, che si terranno tra il Teatro Elsa Morante e il Teatro Argentina dal 30 ottobre al 1° dicembre 2025, per riscoprire la voce poetica, politica e umana del “corsaro” friulano.
30 ottobre – Teatro Elsa Morante. Ragazzi di vita e Petrolio. Pasolini dalla parola alla scena (a cura di Paolo Minnielli e Roberto Scarpetti, ore 18.00)
Ad aprire la trilogia sarà un’esperienza collettiva e partecipata, un laboratorio di voce e presenza scenica che porta in scena i testi pasoliniani come materia viva. “Ragazzi di vita e Petrolio. Pasolini dalla parola alla scena” nasce infatti da un ciclo di incontri di lettura espressiva tenuti nelle Biblioteche Joyce Lussu e Laurentina, con la collaborazione di Biblioteche di Roma.
Sul palco, accanto a Paolo Minnielli, gli attori Lorenzo Fochesato e Giulia Sucapane, con musiche di Andrea Filippucci, daranno corpo alla lingua di Pasolini, riscoprendo come la parola scritta possa trasformarsi in azione e partecipazione, in un dialogo diretto con la città e le sue voci.
3 novembre – Teatro Argentina. 3 novembre 1975. Oratorio per i 50 anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini (ideazione e regia di Giacomo Bisordi, ore 20.00)
Nel giorno successivo alla ricorrenza della sua morte, il Teatro Argentinaospita un oratorio laico, un viaggio nella memoria e nel pensiero pasoliniano.
Ideato da Giacomo Bisordie scritto da Fabio Condemi, l’evento intreccia materiali poetici, giornalistici e cinematografici per interrogare l’eredità intellettuale di Pasolini e la sua attualità.
Dieci interpreti – tra cui Daria Deflorian, Marco Cavalcoli, Camilla Semino Favro, Massimiliano Speziani – compongono un coro civile che restituisce la voce del poeta, ponendo una domanda essenziale: “E ora? Cosa facciamo di questa eredità?”
Un rito collettivo, tra testimonianza e resurrezione della parola, accompagnato dal suono di Dario Felli e dai video di Lorenzo Bruno.
1° dicembre – Teatro Argentina. Scopate sentimentali. Esercizi di sparizione (di e con Filippo Timi, Rodrigo D’Erasmo, Mario Conte, ore 20.00)
A chiudere il trittico, un concerto performativo firmato da Filippo Timi insieme ai musicisti Rodrigo D’Erasmo e Mario Conte.
“Scopate sentimentali. Esercizi di sparizione” è un omaggio intimo e potente, che attraversa la vita e la morte di Pasolini come un atto di fedeltà al proprio destino. In quattro movimenti – Primavera, Estate, Autunno, Inferno – lo spettacolo ne evoca il daimon, lo spirito inquieto e indomabile che lo guidò, liberandolo da ogni retorica e pietismo.
Un’opera sonora e poetica che unisce corpo, voce e musica elettronica per restituire la figura di un poeta “divorato dalle Amazzoni e colpito dal fulmine di Zeus”.
Un rito civile per una voce ancora viva
Attraverso tre linguaggi – la lettura, il teatro e la musica – il Teatro di Roma costruisce un omaggio che non è semplice commemorazione, ma rito collettivo e civile.
Pasolini torna così a parlare con la forza di sempre, voce plurale e necessaria, capace di attraversare il tempo e interrogare ancora il presente: la città, la comunità, la tradizione, l’amore per la vita e per la verità.
Alberto Leali