Da Fiorenza Sarzanini ad Aldo Cazzullo e Carlo Conti: premiati i protagonisti del giornalismo, della cultura e dello spettacolo. Cerimonia il 20 giugno a Roma, in Piazza di Spagna
Rigoroso, appassionato, libero da condizionamenti: il giornalismo premiato dal Premio Biagio Agnes si conferma anche quest’anno uno dei pilastri della democrazia e del racconto consapevole della realtà. L’edizione 2025, la diciassettesima, si svolgerà per la prima volta nella suggestiva cornice di Piazza di Spagna a Roma, venerdì 20 giugno. Una location iconica che accoglierà istituzioni, grandi nomi dell’informazione, della cultura e dello spettacolo per una serata che unisce impegno e intrattenimento.
A condurre la cerimonia, in onda il 1° luglio in seconda serata su Rai 1, due volti amatissimi della televisione pubblica: Mara Venier e Alberto Matano. La giuria, presieduta da Gianni Letta, ha selezionato dieci figure e progetti che hanno saputo interpretare con efficacia le sfide del racconto contemporaneo, attraversando media, linguaggi e pubblici differenti.
Tra i premiati, spicca Fiorenza Sarzanini, vicedirettrice del Corriere della Sera, a cui va il Premio Carta Stampata per il suo rigore giornalistico e la sua capacità di affrontare con lucidità e rispetto le inchieste più delicate, dalla cronaca giudiziaria alla politica. Rimanendo nell’ambito culturale, Aldo Cazzullo, firma storica del Corriere e volto televisivo di La7, riceve il Premio per la Divulgazione Culturale, riconoscimento al suo impegno nel rendere accessibili temi storici e identitari al grande pubblico.
Il Premio per la Televisione va a Carlo Conti, figura di riferimento del piccolo schermo, conduttore e autore amatissimo, reduce dal successo del Festival di Sanremo, da lui diretto con ascolti record. A conferma del valore dell’innovazione nei format televisivi, Belve, il programma di Francesca Fagnani su Rai 2, conquista il Premio Trasmissione dell’anno per lo stile incisivo e l’approccio diretto con cui l’autrice-intervistatrice mette a nudo i suoi celebri ospiti.
La serialità televisiva è rappresentata da Il Conte di Montecristo, miniserie evento di Rai 1 firmata dal regista premio Oscar Bille August, con protagonisti Lino Guanciale, Gabriella Pession e Nicolas Maupas. Alla produzione va il Premio Fiction per aver saputo rileggere con intensità e successo il capolavoro di Dumas.
Grande attenzione anche alle nuove frontiere del giornalismo. Il Premio Speciale va ad Alberto Puoti, volto e autore di RaiNews24, per la sperimentazione nel data journalism e nelle narrazioni multimediali. Il Premio Generazione Digitale – Podcast è assegnato a Martina Pennisi di Corriere.it, per la sua attività di divulgazione sui temi di intelligenza artificiale, privacy, fake news e impatto digitale sulle nuove generazioni.
Alessandra Ricciardi, giornalista economica di Italia Oggi, è premiata per la sua competenza nel coniugare informazione politica ed economia globale, mentre il Premio Giubileo viene assegnato a Fabio Marchese Ragona, vaticanista del Gruppo Mediaset e autore, insieme a Papa Francesco, della prima autobiografia del Pontefice pubblicata in contemporanea in 21 Paesi.
Chiude l’elenco dei riconoscimenti il Premio Saggista Scrittore, assegnato a Roberto Garofoli e Bernardo Giorgio Mattarella per il saggio Governare le fragilità (Mondadori), in cui riflettono sulla necessità di un’amministrazione pubblica più solida ed efficiente in un contesto complesso come quello attuale.
Come da tradizione, la Fondazione Biagio Agnes conferirà anche una borsa di studio al miglior allievo della Scuola Superiore di Giornalismo dell’Università Luiss Guido Carli, a sottolineare l’attenzione alla formazione delle future generazioni di giornalisti.
Alla cerimonia saranno presenti il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e l’Assessore ai Grandi Eventi Alessandro Onorato, in una serata che promette di celebrare non solo i grandi nomi, ma anche i valori profondi di una professione che resta fondamentale per comprendere il nostro tempo.
Roberto Puntato