Teatro Argentina, una nuova Stagione tra tradizione, sperimentazione e futuro
Oltre 70 titoli in programma, di cui 28 tra produzioni e coproduzioni nazionali e internazionali, 25 ospitalità e ben 17 spettacoli dedicati alle nuove generazioni – tra cui 3 produzioni originali.
La Stagione 2025-2026 del Teatro di Roma si presenta ricca, articolata e profondamente radicata in un’idea di teatro come spazio vivo, inclusivo e in continuo dialogo con il presente.
Il claim scelto, TUTTO IL TEATRO, sintetizza perfettamente l’orizzonte ampio e plurale della nuova Stagione: un percorso culturale dinamico che segna il consolidamento del nuovo assetto in Fondazione, aprendo una fase di rinnovamento e rilancio.
STAGIONE TEATRO ARGENTINA 2025/2026
Il Teatro Argentina propone una stagione ricca di grandi classici riletti da maestri della scena con capolavori della tradizione:
Luca De Fusco apre con Sabato, domenica e lunedì di Eduardo, seguito da Il gabbiano di Čechov con Filippo Dini e The Wild Duck di Ibsen diretto da Ostermeier.
Maria Paiato è protagonista di Riccardo III, mentre Elena Sofia Ricci interpreta Le False Confidenze di Marivaux.
Massimo Popolizio firma Prima del temporale con Umberto Orsini e riprende Furore.
Chiude la stagione The Circle Mirror Transformation di Annie Baker con Valerio Binasco.
Ancora, temi familiari, sociali e politici con:
Valentina (16–19 ottobre) di Caroline Guiela Nguyen riflette sul potere delle parole e della traduzione come mediazione culturale.
In Re Chicchinella (28 ott–9 nov), Emma Dante racconta segreti familiari in chiave fiabesca.
Più cupa, l’intimità lacerata della famiglia Tyrone è al centro di Lungo viaggio verso la notte (4–15 feb) diretto da Gabriele Lavia.
Con Mein Kampf (18 feb–1 mar), Stefano Massini analizza i meccanismi dell’odio.
Chiude Morte di un commesso viaggiatore (13–24 mag) di Arthur Miller, ritratto amaro del sogno americano infranto.