Teatro India stagione 2025/2026: nuove scritture per un presente che interroga l’attualità
La Stagione del Teatro India si conferma un laboratorio creativo dedicato a nuove scritture che esplorano le dinamiche di potere e le fragilità individuali e collettive. Non solo spettacoli, ma veri e propri dispositivi drammaturgici d’avanguardia, capaci di dialogare con il presente e di stimolare riflessioni su temi cruciali come la giustizia, la memoria e le identità sociali.
TEATRO INDIA STAGIONE 2025/2026
La rassegna si apre con “Misura per Misura”, dramma di Shakespeare diretto da Giacomo Bisordi e riscritto da Chiara Lagani, accompagnato dal progetto “Le verità sospese”, che porta sul palco tre casi giudiziari italiani emblematici, con il confronto tra i giornalisti Goffredo Buccini e Alessandro Barbano.
Tra i giovani talenti si distingue il monologo “Mi manca Van Gogh” scritto e interpretato da Francesca Astrei, che intreccia la vita tormentata del pittore con la tragedia del revenge porn.
Tra gli artisti affermati, segnaliamo Niccolò Fettarappa con “Orgasmo”, un’indagine dissacrante sulla crisi del desiderio e il lavoro; e Carlo Sciaccaluga, che dirige “La Chunga”, conclusione della trilogia su Vargas Llosa, affrontando omofobia e violenza di genere.
Il tema della comunità emerge in “La festa”, coproduzione internazionale firmata da Leonardo Manzan, che crea un dialogo interculturale tra Italia e Georgia.
La memoria personale è al centro di “Il giorno in cui mio padre mi ha insegnato ad andare in bicicletta”, monologo di Valerio Aprea su testo di Sandro Bonvissuto, e di “La Principessa di Lampedusa”, con la regia e interpretazione di Sonia Bergamasco.
A inaugurare la stagione, torna “Buchettino” della Societas Raffaello Sanzio, spettacolo cult che fonde memoria fiabesca ed esperienza sensoriale.
Il nuovo cartellone teatrale esplora anche il potere nelle sue molteplici forme: dalla satira amara di Vacanze di guerra (con Valentina Martino Ghiglia) ai traumi della storia in ATOMICA (Muta Imago), fino alla crisi personale in Presidente (con Filippo Nigro) e alla precarietà collettiva in Bidibibodibiboo (di Francesco Alberici).
La fragilità umana affiora nei migranti di Miracolo a Crotone (di e con Saverio La Ruina), nella figura anticonformista di Sissi l’Imperatrice (con Federica Luna Vincenti), nella salute mentale di Every Brilliant Thing (con Filippo Nigro), e nei legami familiari di Tre sorelle (diretto da Liv Ferracchiati).
La memoria cancellata prende corpo in Il fuoco era la cura (Sotterraneo), la diversità diventa forza in Pinocchio (di Davide Iodice), mentre la riflessione esistenziale si fa intensa in Finale di Partita (con Michele Di Mauro, regia di Gabriele Russo) e nei lavori di Tchaïka e Loco (con Natacha Belova e Tita Iacobelli).
Storia di un cinghiale. Qualcosa su Riccardo III (con Francesco Montanari, testo e regia di Gabriel Calderón) indaga il potere nella sua forma più ambigua, mentre Abracadabra (Babilonia Teatri) mette in scena il tabù della morte attraverso la magia.
Completano il cartellone Un dettaglio minore (regia di Massimo Luconi), LOS DE AHI e RABIA (entrambi di Claudio Tolcachir), in una costellazione di spettacoli dove la scena diventa spazio di confessione, ascolto e verità.
Il racconto si fa più intimo e riflessivo. Si inizia con Marmocchio – una specie di Pinocchio di marmo (21/22 febbraio) dei Sacchi di Sabbia, un radiodramma animato per tutte le età, un Pinocchio di marmo “duro e cattivo” che rivisita un classico con un tocco surreale e sonoro.
Link di ABC – Allegra Brigata Cinematica (7/8 marzo) di ABC – Allegra Brigata Cinematica propone uno spettacolo di teatro-danza per bambini dai 5 anni e famiglie, con coreografia e danza di Serena Marossi e Alessandro Nosotti, esplorando attraverso la danza delicata il bisogno di contatto, la scoperta di sé nel rapporto con l’altro, il legame e la distanza.
Écoute pour voir (7/8 marzo) di Chiara Frigo/Zebra Cultural Zoo offre un’esperienza artistica che unisce performer e spettatori attraverso la condivisione di una canzone tramite iPod e cuffie, creando incontri singolari (con la partecipazione di giovani performer, tra cui talenti del Teatro di Roma) per un dialogo intimo nel linguaggio universale della musica e del movimento.
Infine, Per Atena! (16/17 maggio) della Compagnia Le Scimmie, con la regia di Carlo Geltrude, affronta con un linguaggio teatrale diretto il complesso tema della guerra e della sua spiegazione alle nuove generazioni, attraverso la storia di Epeo e Sinone nella costruzione del cavallo di Troia, interrogandosi sul valore della vita e della terra.