Fotografie, lettere e documenti per raccontare l’intensa esistenza della fotografa e attivista italo-messicana. Dal 14 maggio al 21 settembre 2025
Roma rende omaggio a una delle figure più affascinanti e complesse del Novecento con la mostra Tina Modotti. Donna, Fotografa, Militante. Una vita fra due mondi, dedicata alla vita e all’opera della celebre artista, attrice e attivista politica nata a Udine nel 1896 e morta a Città del Messico nel 1942.
Ospitata al Museo di Roma In Trastevere e promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura e Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali – la mostra è a cura dell’associazione Storia e Memoria Aps di Albano Laziale, realizzata in collaborazione con la Segreteria di Cultura del Governo del Messico e l’archivio della Fototeca Nazionale dell’INAH. A completare il progetto espositivo, il contributo editoriale di NOIDONNE come media partner e i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
In esposizione circa 60 tra fotografie, lettere, articoli e documenti che restituiscono lo spessore umano, artistico e politico di Tina Modotti. La mostra segue le tappe fondamentali del suo percorso, dagli esordi come attrice a Hollywood alla folgorante passione per la fotografia, influenzata e accompagnata dalla relazione con Edward Weston, fino al pieno impegno politico che la portò a militare nel Partito Comunista Messicano.
Attraverso immagini potenti e testi inediti, viene raccontato il suo sguardo attento e partecipe sulle disuguaglianze sociali del Messico post-rivoluzionario, la sua partecipazione attiva nei movimenti politici internazionali e l’esperienza dell’esilio a Berlino, dove continuò a fotografare fino all’interruzione definitiva della sua carriera artistica.
Non mancano i documenti legati al suo impegno nelle Brigate Internazionali del Soccorso Rosso e le testimonianze che narrano l’ultima fase della sua vita, segnata dalla clandestinità, dalla sorveglianza politica e da un’attività instancabile a favore dei perseguitati, fino alla sua morte improvvisa a soli 45 anni.
La mostra è un’occasione unica per riscoprire una figura femminile controcorrente, ponte tra Italia e Messico, tra arte e militanza, capace di imprimere nella storia uno sguardo ancora oggi attuale e necessario.
Roberto Puntato