Il film, vincitore del Premio del Pubblico BNL, vede nel cast Philippine Velge, Valeria Bruni Tedeschi, Melvil Poupaud e Isabelle Nanty
Estate ’85 (Été 85), il nuovo film di François Ozon dopo il bellissimo Grâce à Dieu, e tra i titoli presenti nella Selezione Ufficiale della 15esima Festa del Cinema di Roma, si aggiudica il Premio del Pubblico BNL.
Il regista ha commentato così il riconoscimento: “Grazie alla Festa di Roma per il suo regolare svolgimento in questo difficile periodo di pandemia. È importante continuare a sostenere il cinema e permettere al pubblico di scoprire i film su un grande schermo. Estate ‘85 è stato girato in pellicola per consentire agli spettatori di condividere le emozioni dei personaggi in una sala cinematografica, quindi grazie dal profondo del cuore al pubblico di Roma per questo bel premio”.
Estate ’85 era presente anche nella selezione ufficiale all’ultimo Festival di Cannes, che non si è svolto a causa dell’emergenza covid-19. Nel cast del film, che sarà distribuito in Italia da Academy Two, ci sono Valeria Bruni Tedeschi, Melvil Poupaud, Benjamin Voisin, Félix Lefebvre, Philippine Velge e Isabelle Nanty.
SINOSSI
Quali sono i sogni di un ragazzo di 16 anni che si trova in una località balneare della Normandia degli anni ’80? Un migliore amico? Un’eterna adolescenza? Scappare per avventure in barca o in moto? Vivere la vita a rotta di collo? No, la morte! Perché non c’è esperienza più grande della morte! Le vacanze estive sono appena iniziate e questa storia racconta il percorso di crescita dell’adolescente Alexis. Tra lui e David, un ragazzo poco più grande, nasce una profonda amicizia che sembra poter diventare qualcosa di più… finché non arriva Kate, una ragazza alla pari britannica.
NOTE DI REGIA
Ho letto il romanzo da cui è tratto il film nel 1985, quando avevo diciassette anni, e l’ho adorato. Il libro sembrava parlare personalmente all’adolescente che ero. Mi piacque così tanto che, quando iniziai a dirigere cortometraggi, mi dicevo sempre: “Se un giorno farò un lungometraggio, sarà un adattamento di questo romanzo”. In tutti questi anni non ho girato questo film perché in realtà volevo soprattutto vederlo, esserne lo spettatore! Ed ero sicuro che qualcun altro l’avrebbe fatto, magari un regista americano. Ma, con mia grande sorpresa, non è mai successo. Questa storia ha avuto bisogno di tempo per maturare in me, affinché sapessi come raccontarla. Alla fine sono rimasto fedele al romanzo nella sua struttura narrativa. Ho adattato il contesto della storia alla Francia e l’ho trasferita al tempo in cui ho letto il libro. Nel film c’è sia la realtà del libro, sia il mio ricordo di come mi sono sentito a leggerlo per la prima volta.