Ischia Film Festival 2025: il cinema torna a vivere nei luoghi, tra arte, memoria e impegno
Dal 28 giugno al 5 luglio, l’Ischia Film Festival 2025 si prepara a illuminare nuovamente le serate dell’estate con la sua ventitreesima edizione. Ambientato come da tradizione nella suggestiva cornice del Castello Aragonese, il festival diretto da Michelangelo Messina rinnova anche quest’anno il proprio legame profondo con il paesaggio, inteso non come semplice scenario, ma come parte integrante della narrazione cinematografica. Un’identità forte e riconoscibile, che fa della location un elemento narrativo attivo e vivo, capace di influenzare lo sguardo, la forma e la sostanza stessa dei film in programma.
L’edizione 2025 conferma la vocazione ibrida e contemporanea della manifestazione: un festival che coniuga la magia dello spettacolo alla forza della riflessione, in un dialogo continuo tra estetica e urgenza del reale. Accanto al concorso ufficiale, che vede in gara lungometraggi e cortometraggi da tutto il mondo – molti dei quali in anteprima assoluta – torna anche la sezione speciale “Location negata”, dedicata a quelle aree del mondo in cui la geografia si intreccia con l’oppressione e la negazione dei diritti fondamentali, rendendo il cinema un mezzo di denuncia e di memoria.
Ad aprire il festival, sabato 28 giugno, sarà l’omaggio a uno dei registi più radicali e coraggiosi del cinema italiano: Antonio Capuano. A lui verrà assegnato il Premio alla Carriera, con la proiezione del film L’amore buio, opera intensa e profondamente necessaria, che affronta i lati oscuri della società con uno sguardo diretto e privo di compiacimenti.
Domenica 29 giugno il festival ospiterà due grandi nomi della scena cinematografica internazionale. L’attrice americana Marcia Gay Harden, Premio Oscar per Pollock e interprete di culto in Crocevia della morte dei fratelli Coen, sarà celebrata con il Premio alla Carriera e una proiezione speciale. Harden, con una carriera lunga trent’anni, ha saputo dare voce e corpo a personaggi complessi e indimenticabili, dimostrando una versatilità rara nel panorama hollywoodiano.
Nella stessa serata sarà premiato anche Rashid Masharawi, regista e produttore palestinese che ha saputo trasformare il cinema in strumento di resistenza, memoria e identità. Nato in un campo profughi nella Striscia di Gaza, Masharawi riceverà il Premio alla Carriera per una filmografia che ha raccontato la fragilità e la resilienza del popolo palestinese, come testimonia anche Passing Dreams, film in programma la sera stessa. Il suo lavoro, spesso realizzato in condizioni difficilissime, è diventato negli anni un punto di riferimento del cinema mediorientale.
Il programma prosegue lunedì 30 giugno con Luca Zingaretti, che presenterà il suo esordio alla regia, La casa degli sguardi, ricevendo l’Ischia Film Award per il contributo artistico dato al cinema italiano.
Martedì 1 luglio sarà protagonista Anna Ammirati, interprete di Napoli – New York di Gabriele Salvatores. Mercoledì 2 luglio riflettori puntati su Francesca Comencini e Luca Bigazzi, con Il tempo che ci vuole, un omaggio personale e toccante alla figura del padre della regista. Giovedì 3 luglio sarà invece la volta di L’abbaglio, film che vede insieme Toni Servillo e Roberto Andò in un gioco narrativo che fonde dramma e commedia, storia e finzione. Venerdì 4 luglio, Marco Giallini presenterà La città proibita, ultimo sorprendente film firmato da Gabriele Mainetti, con cui si avvia la conclusione di una settimana intensa di cinema, incontri e scoperte.
Novità di quest’anno è l’istituzione del Premio “Italy for Movies”, che andrà a Enzo Sisti, produttore esecutivo protagonista nel portare in Italia alcune delle più grandi produzioni cinematografiche internazionali. A rafforzare la dimensione globale del festival, anche il prestigioso “Foreign Award” a Christopher Nolan, cineasta che ha trasformato la location in un pilastro strutturale della propria visione autoriale.
Il festival si concluderà sabato 5 luglio con la cerimonia di premiazione dei film in concorso e la consegna dei riconoscimenti speciali. Gran finale con la proiezione di Parthenope di Paolo Sorrentino, alla presenza dell’attrice protagonista Celeste Dalla Porta.
Con il suo sguardo sempre più internazionale e il radicamento in un contesto ricco di storia e suggestione, l’Ischia Film Festival si conferma uno degli appuntamenti più originali del panorama cinematografico italiano ed europeo. Un festival dove ogni storia prende forma nei luoghi che la ispirano, e dove il cinema diventa un modo per vedere – e rivedere – il mondo.