Dal 18 al 30 ottobre, tre visioni del nostro tempo tra identità negate, riscrittura del sé e solitudine contemporanea
Il Teatro Vascello di Roma propone, tra il 18 e il 30 ottobre, un trittico di spettacoli che attraversano le pieghe più profonde dell’identità e dell’essere umano. Dalla resistenza silenziosa della scrittrice Agota Kristof, alla metamorfosi dei mostri di Mary Shelley secondo Motus, fino all’ambigua reinvenzione di una vittima mai esistita in La Diva del Bataclan, il teatro si fa specchio del nostro tempo, interrogando memoria, realtà e rappresentazione.
18 – 19 ottobre: L’ANALFABETA
Liberamente tratto dai testi di Agota Kristof
Un progetto di Fanny & Alexander con Federica Fracassi
Regia, scene e luci: Luigi De Angelis
Produzione: E Production, Piccolo Teatro di Milano, Teatro Stabile di Bolzano
In collaborazione con Romaeuropa Festival e Teatro Vascello
Nella Svizzera degli anni ’60, un’operaia annota pensieri in una lingua che non è la sua. È Agota Kristof, scrittrice ungherese in esilio, che nella fabbrica di orologi trova il ritmo della propria scrittura. L’analfabeta, portato in scena da Federica Fracassi con una sorprendente aderenza fisica ed emotiva, è un viaggio nella memoria e nella lingua, nel trauma dell’emigrazione e nella forza della narrazione. La regia di Luigi De Angelis costruisce un ambiente sonoro e visivo che accompagna lo spettatore in un labirinto di identità sospese, dove i ricordi si mescolano ai personaggi immaginari della Kristof. Un atto teatrale che è resurrezione di una voce.
📅 Sabato 18 ore 21 | Domenica 19 ore 17
22 – 26 ottobre: FRANKENSTEIN (a love story) + FRANKENSTEIN (a history of hate)
Uno spettacolo di Motus
Ideazione e regia: Daniela Nicolò & Enrico Casagrande
Drammaturgia: Ilenia Caleo
Con: Silvia Calderoni, Alexia Sarantopoulou, Enrico Casagrande
Produzione: Motus / ERT / TPE – Colline Torinesi
In collaborazione con Romaeuropa Festival e Teatro Vascello
Per la prima volta presentati insieme, i due capitoli del progetto Frankenstein di Motus creano un dittico potente e disturbante. In A Love Story, la solitudine di Mary Shelley e delle sue creature si fa specchio della frattura tra umano e non-umano. In A History of Hate, l’amore diventa odio, e l’incomprensione sociale trasforma le creature in mostri.
Motus realizza un’opera ibrida, visiva e sonora, che scompone il mito di Frankenstein per riflettere sull’isolamento, l’invisibilità, la violenza. Un’esperienza immersiva e destabilizzante, in cui la diversità non è più solo una condizione biologica, ma un atto politico.
📅 Martedì–Venerdì ore 21 | Sabato e Domenica ore 17
28 – 30 ottobre: LA DIVA DEL BATACLAN
Scritto e diretto da Gabriele Paolocà
Con Claudia Marsicano
Musiche originali: Fabio Antonelli
Produzione: Cranpi, SCARTI, Romaeuropa Festival
In corealizzazione con La Fabbrica dell’attore – Teatro Vascello
Chi è davvero Audrey? Una sopravvissuta? Una bugiarda? Una star?
In La Diva del Bataclan, Claudia Marsicano interpreta una figura ambigua che si reinventa dopo gli attentati del 2015 a Parigi, appropriandosi del trauma altrui. Audrey non ha vissuto la tragedia, ma ne fa il centro della sua esistenza. Diventa una martire rock, una performer della sofferenza, alimentando il proprio bisogno disperato di essere vista e creduta.
Tra musical e monologo, lo spettacolo è una critica feroce all’identità costruita, alla spettacolarizzazione del dolore e alla società che premia chi sa mettersi in scena a ogni costo.
📅 Martedì 28, Mercoledì 29, Giovedì 30 ottobre | ore 21
Il Vascello tra parole, fantasmi e nuove identità
Tre spettacoli, tre linguaggi diversi, una stessa tensione narrativa: esistere in un mondo che non ci riconosce. Che si tratti del silenzio forzato di un’operaia, della rabbia di una creatura respinta o della menzogna come salvezza, il Teatro Vascello propone un ottobre di grande teatro contemporaneo, dove la scrittura, il corpo e il suono diventano strumenti di resistenza, riflessione e – forse – guarigione.
Alberto Leali