La convincente e premiatissima opera prima di Ciro D’Emilio arriva su RaiPlay dal 9 luglio 2020 per il progetto La Rai con il cinema italiano – Otto film di Rai Cinema in esclusiva su RaiPlay
Antonio ha diciassette anni e vive in una piccola cittadina della provincia campana con la madre Miriam, una donna fortemente problematica che non ha mai superato l’abbandono da parte del suo uomo a seguito della nascita del figlio. All’improvviso, però, la vita sembra regalare ai due un’occasione di riscatto: un talent scout sta cercando delle giovani promesse del calcio da portare nella Primavera del Parma e sta puntando sul talento di Antonio. Il ragazzo potrebbe, così, sperare di portare via sua madre da quel luogo di dolore e ricominciare con lei una nuova vita.
Il cinema è pieno di storie che raccontano il rapporto madre/figlio e Un giorno all’improvviso, la bella opera prima di Ciro D’Emilio, non si distingue certo per i temi trattati, quanto piuttosto per il modo con cui due straordinari attori, Anna Foglietta e Giampiero De Concilio, portano sullo schermo i loro personaggi.
E’ infatti grazie alla loro intensità e alla capacità di immergersi profondamente nei loro ruoli se Antonio e Miriam appaiono credibili dalla prima all’ultima scena: la loro è una storia d’amore incondizionato, che nasce dal dolore e dall’emarginazione e che ha la forza di non piegarsi ai colpi della vita.
Bellissime e da applauso le scene di tenerezza e di scontro tra madre e figlio: se la Foglietta alterna dolcezza e demoni personali regalando un’interpretazione efficacemente multiforme, De Concilio è bravissimo nel disegnare un ragazzo costretto dalla vita a crescere troppo in fretta, assumendo il ruolo di capofamiglia e mettendo da parte la sua adolescenza.
In una provincia campana sconfortante e senza futuro, per Antonio sembra però affacciarsi la speranza che qualcosa possa finalmente cambiare, sia per lui che per sua madre; qualcosa che li allontani definitivamente da un luogo che a lei non provoca altro che dolore e che a lui non può che tarpare le ali.
Il merito va non solo al calcio, visto come prezioso strumento di riscatto e rinascita, ma anche a una figura maschile, quella del talent scout di Massimo De Matteo, che assume quasi i contorni della presenza paterna che ad Antonio è sempre mancata.
Un giorno all’improvviso è un film schietto, essenziale, asciutto, che non ha paura di attraversare le fragilità e le contraddizioni dell’amore, mettendo in scena una storia universale di dolore e di crescita.
Un film che andrebbe preso ad esempio, per il modo con cui trova un approccio personale a situazioni proposte innumerevoli volte sul grande e sul piccolo schermo, non perdendo mai il controllo della narrazione.
Sensata e apprezzabile la scelta di distribuirlo con i sottotitoli, vista la presenza di numerose scene nel dialetto stretto del luogo.
Presentato alla 75esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Orizzonti, Un giorno all’improvviso è il secondo film più premiato della stagione cinematografica 2018-2019.
Alberto Leali