Presentato in concorso alla 82ª Mostra del Cinema di Venezia, sarà distribuito nelle sale italiane da I Wonder Pictures a partire dal 19 novembre 2025
Mark Kerr, campione di arti marziali miste negli anni ’90, domina il ring con la forza di una macchina da guerra. Ma dietro l’immagine del lottatore invincibile si nasconde un uomo fragile, segnato dalla dipendenza, dai conflitti affettivi e dal peso di un mito che lo divora. The Smashing Machine segue il suo percorso tra gloria e autodistruzione, raccontando non la leggenda sportiva, ma la lotta interiore di un uomo che cerca di non crollare sotto il peso della propria forza.
Con The Smashing Machine, Benny Safdie (Good Time, Diamanti grezzi) conferma la sua ossessione per i personaggi intrappolati tra identità pubblica e rovina privata. Lontano dal furore caotico dei suoi film precedenti, qui la regia adotta un linguaggio più contemplativo, fatto di inquadrature strette, montaggio ellittico e un uso insistito del fuori campo che suggerisce quanto non viene detto.
Al centro, Dwayne Johnson per la prima volta sembra rinunciare al controllo assoluto del proprio corpo, lasciando emergere la vulnerabilità dietro i muscoli.
Il film non offre catarsi tradizionali. I combattimenti non sono mai il cuore pulsante della narrazione, ma piuttosto specchi deformanti delle sue paure. Le vere battaglie si giocano fuori dal ring: una relazione che oscilla tra amore e tossicità, notti passate a inseguire sollievi chimici, la ricerca di un riconoscimento che non basta mai. La forza dell’opera risiede, quindi, nel rifiuto della retorica sportiva: nessun climax liberatorio, nessuna vittoria salvifica. Safdie sembra dirci che la macchina si rompe non quando perde un incontro, ma quando la sua stessa umanità smette di reggere il peso del mito.
The Smashing Machine è quindi meno un biopic sportivo e più una meditazione sulla fragilità incarnata in un corpo molto performante. Un’opera irregolare, ma sincera, che segna una svolta importante sia per il regista che per l’attore protagonista.
Federica Rizzo